Salento tra Storia e Grecìa Salentina

Dal 1000 A.C. età del Ferro, e per il corso dei millenni successivi, il Salento (in passato conosciuto come Terra D’Otranto) è stato una meta di conquista da parte di popolazioni, che hanno lasciato numerose tracce ben visibili del loro passaggio, nei luoghi e nella cultura dei salentini.

Primi fra tutti ricordiamo i Messapi, conosciuti come grandi allevatori di cavalli provenienti dalle coste dell’Illiria, che fondarono la città di Lecce e vissero su tutto il territorio del Salento. Si hanno tracce nei resti archeologici rinvenuti nelle zone di Cavallino, Roca, Muro Leccese, solo per citarne alcuni.

Nel VIII – VII secolo a.c. il Salento, grazie anche alla sua posizione geografica di collegamento tra Europa e Oriente, divenne terra di conquista della Grecia Ellenica che pose nel Salento le basi per gli sbarchi nel Mediterraneo, viene fondata a tal scopo la città di “Callipolis”, l’attuale Gallipoli.

Nel 272 A.C. alla dominazione Greca subentrò quella Romana, tutta la popolazione del Salento, Appuli e Tarantini, cercarono di resistere ma fu inutile, da questo momento ebbe inizio una fase di decadimento fatto di lotte, per far riconoscere da parte dell’Imperatore Augusto la cittadinanza romana degli abitanti del Salento e della Calabria, i tumulti si conclusero con la nascita e l’ identificazione da parte di Roma della Seconda Regione Italica, formata da Puglia e Calabria.
In seguito il Salento vide una discreta ripresa economica grazie al suo commercio con l’Oriente, questo coinvolge anche la città di Brindisi, che con il suo porto militare e commerciale, a cui fa da appoggio lo scalo di Porto Adriano (l’attuale San Cataldo, una delle marine di Lecce), permette così anche lo sviluppo della città di “Lupie” (antico nome di Lecce). Lecce, nel corso della dominazione Romana, vide crescere il suo potere territoriale divenendo così anche Municipio di Marco Aurelio (discendente del Re di Creta Idomeneo), che fuggito dalla sua terra, qui vi fondò l’antica città di Lecce.

I Bizantini furono i successori dei dominatori romani, dopo la caduta dell’Impero Romano infatti la storia del Salento cambia ancora, divenendo così un punto di appoggio per l’espansione verso ovest di Bisanzio, soprattutto con la città di Otranto e con il suo porto. A operare in terra salentina sono i monaci Basiliani, che qui si trasferirono dopo essere stati scacciati dalla lotta iconoclasta che si consumava in Grecia. Nel Salento i monaci Basiliani furono molto attivi con la costruzione di chiese e cenobi, tra cui le Centoporte di Guagnano e San Nicola di Casole e soprattutto, vengono tutt’oggi ricordati per le numerose Cripte, suggestivi luoghi di culto scavati nelle rocce, strutturati e affrescati come una vera chiesa.
Con i Monaci Basiliani si diffuse nel Salento il rito religioso greco e una parte della popolazione iniziò ad essere anche influenzata dalla cultura e dalla lingua Greca, tanto che nel XI secolo D.C. questa liturgia ortodossa iniziò ad essere osteggiata dalla Chiesa Ufficiale di Roma. Dopo due secoli di repressione la cultura greca nel Salento scomparve del tutto, resistendo solo inspiegabilmente in una piccolissima fetta di territorio a sud est del Salento, denominata per l’appunto Grecìa Salentina, oggi costituita dagli attuali paesi di Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino, dove ancora oggi è usuale sentir parlare l’antica “lingua grica“.
I Bizantini persero il loro dominio sul Salento ed in tutto il Sud Italia a favore dei Normanni, dopo che, nel 1059, il condottiero normanno Roberto il Guiscardo fu nominato Duca di Puglia e Calabria da Papa Niccolò II, iniziò una lunga guerra di conquista delle terre del sud, che si concluse nel 1071 con la presa di Bari e il ritiro dei Bizantini.
Finisce dunque un periodo buio per la storia del Salento a causa delle pesanti imposte fiscali che i Bizantini sobbarcavano sulle spalle della popolazione, e inizia un’epoca di rinascita economica e culturale per l’intero territorio e soprattutto per le città di Otranto, centro di scambio commerciale e Lecce, contea divenuta autonoma.

1 commento su “Salento tra Storia e Grecìa Salentina”

  1. sono di nardo’ ma vivo da 2 anni a Rottweil in Germania e vi posso dire che quando leggo gli articoli sulla mia terra ci rimango ore ed ore..

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