Festa dei Lampioni a Calimera

La Festa dei Lampioni ai Calimera

Nel cuore della Grecia Salentina si nasconde un piccolo centro dalle caratteristiche molto affascinanti. Il suo nome è Calimera, posizionato tra le città di Lecce ed Otranto. Qui, in occasione del solstizio d’estate, il centro storico si riempie di suggestive luci che danno vita alla famosa Festa dei Lampioni, quest’anno il 20, 21 e 22 Giugno 2013.

Una tradizione che arriva da molto lontano, quando era usanza decorare le stradine del centro con delle figure fantastiche realizzate con materiali poveri e semplici quali la carta velina, i fili di ferro, la farina e la colla. Nascevano così delle vere e proprie gare, che vedevano protagonisti i ragazzi della città divisi in gruppi, intenti a realizzare il lampione più bello e caratteristico.

Questi lampioni venivano poi appesi nelle strade ed avvolti con radici di edera, suscitando lo stupore e l’ammirazione dei tanti passanti e degli abitanti del posto, che avrebbero poi decretato quale fosse il più bello di tutti.

Questa festa, caduta nel dimenticatoio per un certo periodo, è tornata in auge durante gli anni ’80 ed oggi rappresenta uno degli eventi maggiormente attesi non solo dagli abitanti del posto, ma anche dai tanti turisti che giungono qui proprio in occasione dell’evento.

L’edizione  prevede, oltre ai tradizionali lampioni, anche musica popolare dal vivo e stand legati alla gastronomia e all’artigianato tipicamente salentino.

Una grande occasione di festa e divertimento che quest’anno,  vedrà esibirsi sul palco due gruppi musicali: quello dei Ghetonìa e quello della Chambra d’òc, i quali daranno vita ad una particolare rassegna musicale basata sulle minoranze linguistiche d’Italia.

Molto interessanti anche le mostre organizzate in occasione della festa, come quella dedicata al restauro di opere d’arte nella Grecia Salentina, quella dedicata al grande Pasolini e quella relativa alle pietre forate nel mondo. Tradizione e divertimento convogliati in un’unica grande serata, da non perdere.
Foto di Massimo Stragapede

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