L’area salentina si contraddistingue per molteplici aspetti. Innanzitutto, per la sua vicinanza al mare, tra i più belli del mondo e meta ideale per cercare un sano momento di distensione. Poi, per la valorizzazione delle sue tradizioni, radicate egregiamente col contesto socio-culturale di appartenenza. Infine, per il suo senso di responsabilità ambientale, che il Parco Bosco e Paludi di Rauccio esemplifica in un’unica soluzione allineandosi ai precetti delle altre riserve naturali della zona. Precetti come rispetto e salvaguardia delle specie, animali e vegetali; oppure, modernizzazione delle strutture interessate, affinché esperienza esterna e convivenza interna diventino un insieme solido ed inscindibile. Il tutto, ovviamente, a completo beneficio di un’esperienza unica ed indimenticabile che chiunque può assaporare.
Data l’importanza del sito in oggetto, occorre concentrarsi su quelli che sono i suoi aspetti chiave. Senza dimenticare, ovviamente, le bellezze circostanti capaci di emozionare sia grandi che piccini.
Storia ed evoluzione del Parco Bosco e Paludi di Rauccio
Questa riserva naturale si estende per 1600 ettari lungo il litorale adriatico settentrionale di Lecce. La sua profonda valenza storica fa sì che location mostri un’ulteriore sfaccettature al visitatore di turno. Essa, difatti, costituisce uno degli ultimi lembi dell’antica foresta di lecceta che abbracciava l’intera fascia costiera che andava dalla provincia di Brindisi a Otranto. Inoltre, l’area scampò ad una pesante distruzione per via della sua singolare collocazione su un banco di roccia calcarenitica. Una casualità, certo, ma che ha permesso a tale sito di diventare un punto di riferimento per gli amanti della natura.
Altra prerogativa di carattere storico del Parco Bosco e Paludi di Rauccio è il complesso masserizio della metà del XVI secolo denominato Masseria di Rauccio. Composto da due piani collegati tra loro, il complesso in questione mostra, ancora oggi, dei solidi elementi fortificatori in grado di testimoniare la robustezza dell’intera struttura.
Flora e fauna della riserva naturale vicino Lecce
Il Parco Bosco e paludi di Rauccio vanta una conformazione a mosaico con diverse zone umide: la Specchia della Milogna e il Bacino Idume, nel quale si riversano le acque dei canali Gelsi, Fetida e Rauccio. La biodiversità di questo ecosistema crea i presupposti adatti per una conservazione del territorio che agevola le rotte di migrazione dell’avifauna acquatica (come accade anche nella vicina Riserva Naturale del WWF “Le Cesine”). Un pregio di livello assoluto, capace di fare il paio con la restante parte della riserva che si fa apprezzare per i canneti, le aree agricole e la macchia mediterranea. Di conseguenza, risulta nutrita la presenza di oliveti, vigneti e frutteti. Con i primi che manifestano il proprio predominio grazie ad una tutela fuori dal comune.
Per quanto riguarda la flora del posto, gli ultimi censimenti parlano di 584 specie suddivise in 338 generi e 81 famiglie. Un elenco eterogeneo in cui spuntano meraviglie vegetali che si sono pian piano adeguate alle evoluzioni climatiche e territoriali del luogo. In merito, poi, alla fauna, è possibile trovare anfibi (come il tritone italico e il rospo), rettili, mammiferi e uccelli appartenenti a 180 specie diverse, alcune delle quali in via di estinzione.
Spiaggiabella: conchiglie e sabbia bianca per godersi il relax
A pochi passi dal Parco Bosco e Paludi di Rauccio c’è Spiaggiabella, una località balneare salentina che può essere identificata come una vera e propria oasi di tranquillità. Oltre a potersi rilassare senza soluzioni di continuità, il visitatore può persino praticare un gran numero di attività come il beach volley, il calcetto o il surf. Inoltre, la spiaggia conta diversi lidi in cui musica e animazione dominano incontrastati per regalare ore e ore di intrattenimento. E se poi non si è ancora paghi di cotante possibilità, si può sempre optare per una serata a Lecce o San Cataldo per vivere la celeberrima movida salentina.
Come raggiungere il Parco Bosco e Paludi di Rauccio
Il parco si può facilmente raggiungere in auto percorrendo la strada provinciale Lecce-Torre Chianca e seguendo le indicazioni per Torre Rinalda. Due chilometri dopo, inizierà una strada serrata che porterà direttamente alla riserva naturale. Altrimenti, occorre avvalersi delle linee bus LFR che da diversi punti dell’area (come Frigole e Lecce) conducono all’ingresso della location.